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Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali per il 2002

Principali risultati per la provincia di Frosinone

Lo scorso anno, nella presentazione dei risultati provinciali del Progetto Excelsior 2001, avevamo messo in rilievo che il più grave limite delle politiche di intervento per lo sviluppo dell’occupazione messe in atto in passato ha riguardato l’insufficiente conoscenza di informazioni aggiornate e disaggregate dal punto di vista territoriale sugli effettivi fabbisogni professionali delle imprese e sulle specifiche competenze e professionalità che le imprese richiedevano e richiedono ai soggetti (e in particolare ai giovani) che intendono entrare nel mondo del lavoro. Infatti la scarsa efficacia delle politiche per il lavoro attuate negli anni passati è stato determinato dalla circostanza che le decisioni venivano assunte soltanto sulla base dello studio delle caratteristiche dell’offerta di lavoro (e cioè sulle caratteristiche dei soggetti in cerca di occupazione), mentre veniva completamente trascurato il versante della domanda di lavoro (e cioè le esigenze e i fabbisogni professionali delle imprese). A questi elementi di criticità (innanzitutto culturali, e poi organizzativi) il sistema camerale ha cercato di porre rimedio consolidando nel tempo una rilevazione statistica sui fabbisogni professionali delle imprese (Progetto Excelsior), della quale presentiamo in questo volume, con grande tempestività, i dati provinciali riferiti al corrente anno 2002. Dai dati che troverete nelle pagine seguenti risulta che per l’anno 2002 le imprese private dell’industria e dei servizi della nostra provincia esprimono un fabbisogno di 4.164 nuovi addetti, di cui 2.268 nell’industria e 1.896 nei servizi. Come per le tre edizioni precedenti, tutte le tabelle pubblicate sono di grande interesse e meritano una attenta e approfondita valutazione. Non è compito di questa presentazione esaminare partitamente i singoli risultati della ricerca. Ma tra i dati pubblicati uno ha colpito in modo particolare la nostra attenzione e ha suscitato una forte preoccupazione.

Rispondendo ad un questionario molto approfondito e articolato, le imprese private della nostra provincia dichiarano che su 4.164 unità aggiuntive necessario ai propri fabbisogni imprenditoriali ben 1.575 unità (il 37,8%) risultano di difficile reperimento sul mercato del lavoro. Il valore medio del 37,8% raggiunge valori più elevati nel settore industriale (48,1%), con punte dell’85,6% nel tessile-abbigliamento e del 54,2% per il comparto delle industrie meccaniche, elettriche ed elettroniche e dei mezzi di trasporto.

Questi dati sono molto preoccupanti, e indicano che nonostante i grandi sforzi attivati dall’Ente Camerale, anche attraverso la propria Azienda Speciale INNOVA, permane un ampio fossato nella nostra provincia per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

A conclusione di questa breve presentazione, nell’esprimere i ringraziamenti all’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Frosinone per l’eccellente lavoro di ricerca presentato nelle pagine seguenti, riteniamo di dover rivolgere un forte appello a tutte le istituzioni pubbliche competenti in materia di formazione professionale (Regione e Provincia in primo luogo) e a tutti i centri di formazione professionale, affinché si prosegua con sempre maggiore impegno per un più stretto coordinamento tra gli Enti di formazione, e soprattutto per un salto di qualità nelle politiche della formazione professionale, che devono essere strettamente collegate alle esigenze delle imprese.

Augusto Pigliacelli
Presidente Camera di Commercio di Frosinone

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