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OSSERFARE – I DATI MOVIMPRESE II TRIMESTRE 2023

OSSERFARE - I DATI MOVIMPRESE II TRIMESTRE 2023

AL I DATI: IL LAZIO AL VERTICE DELLA GRADUATORIA REGIONALE

Le dinamiche di demografia imprenditoriale confermano gli elementi di continuità emersi negli ultimi trimestri, che si sostanziano nella minore spinta imprenditiva, condizionata dai fattori di incertezza legati agli effetti dei corsi inflattivi e alla stretta della politica monetaria della BCE. Altrettanto, il progressivo aumento delle cessazioni è influenzato dalle pressioni dovute all’aumento dei costi di gas, energia, materie prime e semilavorati, cui si aggiungono le tensioni connesse all’incremento dei costi dei debiti finanziari, le cui previsioni sono di ulteriore crescita. Peraltro, la rimodulazione in atto delle garanzie pubbliche a supporto della liquidità (moratorie e prestiti garantiti) ha prodotto effetti significativi sulla solvibilità delle aziende più in difficoltà.
Di fatto, si tratta di una sovrapposizione di fattori che pesano maggiormente soprattutto per le realtà più piccole, in ragione delle difficoltà a trovare formule compensative per rimanere sul mercato.
L’algebra dei flussi riferita alla seconda porzione d’anno restituisce su scala nazionale oltre 28mila unità aggiuntive; la composizione del saldo è l’esito di un rallentamento delle iscrizioni (-4% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno), che si mantengono nettamente inferiori ai valori pre-covid; prosegue, inoltre, senza soluzione di continuità l’avanzamento delle cessazioni, che comunque si mantengono su valori contenuti in serie storica (-20% rispetto al secondo trimestre 2019), grazie alle linee di credito attivate con le garanzie pubbliche e alle moratorie sui prestiti.
Il Lazio si conferma ai vertici della graduatoria regionale, dietro alla sola Valle D’Aosta (+0,98% il tasso di crescita, a fronte del +0,47% nazionale), con un saldo che supera le 3 mila e 800 unità (+0,63% il tasso di crescita, in calo del 9% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno).
Il bilancio nei territori di Frosinone e Latina è positivo per 562 imprese (a fronte delle 605 aggiuntive del secondo trimestre dello scorso anno) e si colloca al di sopra dei valori riferiti all’analogo periodo pre-covid (+537 unità il saldo riferito al secondo trimestre 2019). Di fatto a determinare tale differenziale è il frusinate, che mostra un saldo trimestrale migliore rispetto ai valori pre-pandemici prevalentemente per effetto di cessazioni più contenute; mentre nell’ultimo triennio il turn-over in terra pontina conferma il progressivo contenimento riferito a tale porzione d’anno.

In termini settoriali, rispetto al secondo quarto dello scorso anno, si conferma il traino delle costruzioni, sebbene il contributo si ridimensioni a tutti i livelli territoriali (su scala nazionale il contenimento è intorno al 30%).

Il segmento turistico ricettivo beneficia delle dinamiche espansive dei flussi turistici: l’accelerazione è diffusa su scala territoriale e trova il riscontro più marcato in provincia di Latina (+1,44% la variazione dello stock, a fronte dello +0,93% targato II trimestre 2022), mentre il segmento nel frusinate mantiene la posizione.

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