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3/7 SETTEMBRE 2016 – LA TERRA DEI CAMMINI VERSO LA ROMA CRISTIANA DA MONTECASSINO A SAN PIETRO PERCORRENDO LA VIA FRANCIGENA: LE TAPPE DEL PERCORSO

Di seguito la descrizione sintetica delle tappe del percorso.

3 SETTEMBRE – SABATO ORE 9:00

1° tappa ABBAZIA DI MONTECASSINO – AQUINO – CEPRANO – POFI – FROSINONE

Da Montecassino a Rocca Janula

Quasi un prologo della prima tappa, tutto in discesa e in parte su sentiero, per raggiungere la Rocca Janula dove ci attende il pullman per il primo trasferimento della giornata.

Al termine dell’ormai consueto incontro con l’Abate di Montecassino e con le autorità il cammino inizierà partendo dall’ingresso principale dell’Abbazia, percorrendo un breve tratto su asfalto, per poi prendere una serie di sentieri che tagliano i tornanti della strada che da Cassino sale all’Abbazia (segnaletica CAI).

Il pullman ci aspetta nel piazzale antistante la Rocca Janula e ci trasferirà ad Aquino per la visita il Museo della Città di Aquino.
Al termine della visita è previsto un nuovo trasferimento in direzione Ceprano dove ci fermeremo per un ristoro.

Dislivello di salita: 72 m
Difficoltà: E (vedi significato) Facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato.
Lunghezza: km 3,720
Tipo di percorso: sentiero (43%), asfalto (57%). Percorso completamente in discesa o falsopiano, non presenta alcun tipo di difficoltà
Attrezzatura: si consiglia una scarpa da trekking soprattutto per la parte di sentiero

 

Da Ceprano a Pofi

La seconda parte della prima tappa riprende da Ceprano e ci conduce fino a Pofi attraversando la «Macchia di Pofi» e superando un paio di corsi d’acqua. Lungo il percorso non incontriamo centri abitati e quindi è opportuno approvvigionarsi di acqua alla partenza.

Il pullman che abbiamo preso ad Aquino ci lascia al Santuario della Madonna del Carmine dal quale ci incamminiamo. Attraversata la Casilina e percorsa la Statale 82, arriviamo alla rotonda e svoltiamo a destra in Via Ponte Canale e quindi ancora a destra per Via Giovanni Gioberti che ci consente di raggiungere Piazza Martiri di Via Fani. Qui, sotto i portici, ci fermeremo per la timbratura, una sosta e proseguiremo verso il Parco della Villa Comunale, in Via Campidoglio per il ristoro ed a seguire la visita al Museo Archeologico di Fregellae. Ripartiamo per Via Campidoglio, percorrendola quasi per intero e, subito dopo una rotatoria, svoltiamo a sinistra in Via San Manno che seguiamo sino al termine.
All’incrocio (rotatoria) svoltiamo a sinistra in Via Sterpara e subito a destra in Via Triventi che dapprima sarà asfaltata e dopo qualche centinaio di metri diventa bianca. Superiamo il ponte sull’autostrada A1 e svoltiamo a destra continuando sempre su strada bianca. La seguiamo sempre dritti, senza mai svoltare, incontrando un torrente che va attraversato utilizzando dei lastroni, proseguiamo fino a raggiungere la frazione di Lupara che attraversiamo per immetterci su Via Mola Sterbini (asfaltata), verso sinistra. La seguiamo per pochi metri e svoltiamo subito verso destra in Via Torre. La seguiamo per intero, fino ad immetterci su Via Ferrara (verso destra) che ci consentirà di entrare a Pofi per la Borgata Re Umberto. In cima alla salita incrociamo Via Guglielmo Marconi che prendiamo verso destra per poi svoltare, ancora a destra, in Vicolo della Corte. Sulla destra, nuovamente, troviamo un edificio scolastico e, dopo la curva, la Biblioteca Comunale. Nel piazzale antistante ci attende il pullman che ci condurrà a Frosinone.

Dislivello di salita: 367 m
Difficoltà: E (vedi significato) Facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato.
Lunghezza: km 11,800
Tipo di percorso: Carrareccia (36%), asfalto (64%). Percorso in saliscendi sulle colline della Macchia di Pofi
Attrezzatura: si consiglia una scarpa comoda

 

Frosinone

Terza parte della prima tappa, tutta nel centro urbano di Frosinone, per consen-tirci di raggiungere la Cattedrale di Santa Maria Asunta dove saremo accolti dal Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico e concludere la giornata nel centro storico di Frosinone con l’evento “GUSTA LA CIOCIARIA”.
Scenderemo dal pullman per immetterci su Corso della Repubblica percorrendola tutta fino a risalire in Piazzale Vittorio Veneto, dove il belvedere ci consente di spaziare lo sguardo sulla parte bassa della città, sulla Valle del Sacco e sui Monti Lepini. Svoltiamo a destra in Via del Plebiscito (nei pressi della Prefettura) proseguendo dritti su Via XX Settembre, per poi entrare, sulla sinistra, in Piazza Scappaticci, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, meta di questa prima tappa.

Dislivello di salita: 120 m
Difficoltà: E (vedi significato) Facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato.
Lunghezza: km 2,000
Tipo di percorso: asfalto (100%) nel centro urbano
Attrezzatura: scarpa comoda

4 SETTEMBRE – DOMENICA ORE 8:30

2° tappa FROSINONE – FERENTINO – ANAGNI

Da Frosinone ad Anagni

Nella seconda giornata di cammino toccheremo due tra le città più rappresentative della provincia dal punto di vista dell’arte e della cultura: Ferentino ed Anagni. Purtroppo il percorso è quasi interamente su asfalto.

Ci ritroviamo a Frosinone in Piazza Madonna della Neve per iniziare il nostro secondo giorno di cammino, attraversiamo la statale 155 per Fiuggi e ci avviamo per Via Livio De Carolis. Svoltiamo quasi subito a sinistra per Via Colle Cottorino e di nuovo, dopo pochi passi, sempre a sinistra per prendere Via delle Cese che percorriamo per intero. Svoltiamo a destra in Via Quadri di Tecchiena. Dopo essere passati sotto il cavalcavia della superstrada Ferentino – Sora svoltiamo a sinistra in Via Fontana Vecchia che ci porta sulla Provinciale 34, davanti al Castello di Tecchiena.
Svoltiamo a sinistra sulla provinciale 34 e l’abbandoniamo subito per prendere la sterrata che scende sulla destra. La seguiamo fino all’ingresso principale della cava, dove la strada diventa nuo-vamente asfaltata (Via Antares Ferentino). Proseguiamo dritti mantenendo di fronte a noi il colle su cui sorge Ferentino.
Prima di arrivare sulla Casilina svoltiamo a destra in Via Casilina Sud e al primo incrocio ancora a sinistra (rife-rimento campo di calcetto sulla destra), proseguendo fino a raggiungere un altro incrocio: attraversiamo la Provinciale 220, mantenendo la sinistra e subito salire a destra per Via San Rocco Terravalle fino a ritrovarci sotto le mura di Ferentino.
Sulla sinistra entriamo in città dalla Porta Montana. Proseguiamo per la Via Consolare per poi proseguire su Via Don Luigi Morosini, fino ad arrivare alla cattedrale dei Santi Giovanni e Paolo.
Si prosegue dritti per il sottoportico e quindi giù per la scalinata di Via Antica Acropoli e quindi sulla destra per Via Suor Maria Caterina Troiani, fino a giungere in Piazza Giuseppe Mazzini. Qui svoltiamo a destra per Via Consolare e quindi dritti per Via Roma, fino a raggiungere Piazza Matteotti, dove troveremo il punto ristoro e potremo fermarci per pranzare.
Ripartiamo per Via XX Settembre e poi per Viale Guglielmo Marconi che prima scende fino ad incrociare la Provinciale 24, poi risale sulla destra fino all’incrocio successivo (dove siamo passati all’arrivo), e prosegue a sinistra in direzione Fumone, e termina ad un incrocio dove avremo dinanzi a noi tre strade: seguiamo quella sinistra (Via Croce Tani Torre Noverani – SP 49) con indicazione «autostrade». Più avanti manterremo la sinistra, sempre seguendo la Provinciale 49, fino ad andare ad immetterci, sempre a sinistra, su Via Stella Ponte Sant’Antonio (sempre cartellonistica per l’autostrada) fino ad arrivare all’Abbazia di Sant’Antonio. Qui svoltiamo a destra per una ripida stradina che ci consente di raggiungere la Provinciale 49. La prendiamo verso sinistra per percorrerla fino al primo curvone. Qui svoltiamo a destra per Via Formelli che però abbandoniamo dopo poco per proseguire a destra per Via Colle Giglio, fino ad incrociare la Strada Comunale Ronghino (verso destra) e proseguendo fino ad immettersi sulla Provinciale Madonna del Tufano (verso sinistra). La percorriamo per pochi metri e prendiamo a destra la Provinciale Madonna del Tufano Porciano che sale verso Anagni fino ad immettersi sulla Provinciale 26 che entra in città. Percorriamo Via Onorato Capo, Via Vittorio Emanuele e troviamo sulla destra la Cattedrale di Santa Maria. Proseguiamo per Via Maggiore ed arriviamo alla nostra meta: Piazza Cavour.

Dislivello di salita: 558 m
Difficoltà: EE (vedi significato)  Impegnativa, richiede un buon allenamento e sicurezza nel superare tratti di sentiero esposto.
E’ un itinerario che per la lunghezza ed il tipo di terreno implica buona capacità di approccio ai vari tipi di fondo ed ottima forma fisica. Si snoda su sentieri o tracce su terreno impervio e/o infido; raggiunge di norma quote anche elevate e può attraversare pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento e tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Necessita di buona esperienza di montagna e dell’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini, nonché, di attrezzatura adeguata e conoscenza delle tecniche di orientamento.
Lunghezza: km 26,200
Tipo di percorso: carrareccia (20%), sentiero (10%), asfalto (70%). Percorso quasi completamente in discesa o falsopiano, non presenta alcun tipo di difficoltà
Attrezzatura: Obbligo di scarpa alta da escursionismo

5 SETTEMBRE – LUNEDÌ ORE 8:30

3° tappa ANAGNI – PIGLIO – SERRONE

Da Anagni a Serrone

La terza tappa ci porta in montagna, nella zona del vino Cesanese, quindi con dislivelli importanti, anche se poco faticosi, tutti su strada asfaltata.
Ripartiamo da Anagni in Piazza Cavour ancora su Via Vittorio Emanuele, ovviamente dalla direzione opposta rispetto a quella di arrivo, fino a Piazza Guglielmo Marconi, passando di fianco all’arco che la divide da Viale Regina Margherita, che percorriamo nella sua lunghezza. All’altezza del «Convitto nazionale Regina Margherita» svoltiamo a destra in Viale Giacomo Matteotti; al termine del lungo rettilineo, subito dopo la curva, prendiamo a destra la Strada Comunale Bersò Rio che scende dal colle per diventare prima Via Colle Fiore, poi Via Colle Saricone (verso destra). In fondo alla strada troviamo la Provinciale 164 che imbocchiamo verso sinistra, attraversando il caseggiato di San Filippo e subito svoltando a destra per seguire la Comunale Anagni-Acuto. Al primo incrocio svoltiamo a sinistra in Via La Forma, percorrendola per intero e quindi svoltare a sinistra in Via Colli Orsone, dopo a destra in Contrada Colle del Piano. Qui occorre fare attenzione: dopo circa 300 metri dobbiamo svoltare a destra in una stradina bianca che ci consentirà di raggiungere velocemente la Statale 155r che attraversiamo per salire verso Acuto (che potremo ammirare da lontano) per una stradina bianca (che presto diventerà asfaltata). In Contrada Moretto svoltiamo a destra, sempre in salita, fino a raggiungere la SS 155 Anticolana che prendiamo in direzione Piglio. Giunti in C.da Marini saliamo a destra, passando sotto il ponte dell’ex ferrovia e entriamo nel piazzale dell’ex stazione, sulla sinistra. Qui troviamo il punto ristoro.
Ripartiamo seguendo il tracciato dell’ex ferrovia, oggi pista ciclabile, fino ad arrivare in Via Enrico Berlinguer che seguiamo salendo a Serrone, fino a Piazza Romolo Fulli, dove termina la tappa.

Dislivello di salita: 647 m
Difficoltà: EE (vedi significato)  Impegnativa, richiede un buon allenamento e sicurezza nel superare tratti di sentiero esposto.
E’ un itinerario che per la lunghezza ed il tipo di terreno implica buona capacità di approccio ai vari tipi di fondo ed ottima forma fisica. Si snoda su sentieri o tracce su terreno impervio e/o infido; raggiunge di norma quote anche elevate e può attraversare pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento e tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Necessita di buona esperienza di montagna e dell’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini, nonché, di attrezzatura adeguata e conoscenza delle tecniche di orientamento.
Lunghezza: km 17,700
Tipo di percorso: asfalto (95%), carrareccia (5%). Percorso tutto su strada con un dislivelli importanti.
Attrezzatura: scarpa comoda

6 SETTEMBRE – MARTEDÌ ORE 8:30

4° tappa SERRONE – NEMI – CASTEL GANDOLFO – ROMA

Da Nemi a Roma

La quarta giornata inizia con un trasferimento in pullman che ci porta a Nemi, nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani. Da qui partiamo a piedi alla volta di Roma, superando prima i laghi di Nemi e di Albano, poi attraversando il Parco Regionale dell’Appia Antica: una giornata tra meraviglie della natura e della storia, tutta da godere.
Come detto da Serrone partiremo in pullman per raggiungere Nemi e la camminata inizierà da Piazza Roma, attraversando il bel borgo percorrendo Corso Vittorio Emanuele e quindi andando ad immergerci nei boschi che sovrastano il Lago di Nemi, facendo attenzione all’attraversamento della SS 218.
Costeggeremo il Lago di Albano e attraverseremo il centro storico di Castel Gandolfo percorrendo la Provinciale 72b, Via Oratorio e Via del palazzo Pontificio, ed ancora la Provinciale 72b. Quindi svolteremo a sinistra in Via Montecrescenzio e poi a sinistra in Via 2 Santi Pascolaro che seguiamo anche oltre la Provinciale 140dir. All’incrocio successivo svoltiamo a destra in Via dei Glicini, poi ancora a destra per Via Spirabella e quindi a sinistra in Via Castagnole che diventerà Via Castagnole di Sotto (verso destra).
Proseguiamo per Via dei Piani di Costa Rotonda, poi a sinistra per Via del Sassone, arrivando così in Via Appia Nuova. La attraversiamo e andiamo a prendere sulla destra Via Appia Antica.
Da qui in poi sempre dritti fino a Roma, respirando l’aria della storia e della cultura.
Il cammino terminerà dinanzi alle Catacombe di San Sebastiano, piazzale della Colonna del Canina.

Dislivello di salita: 400 m
Difficoltà: EE (vedi significato)  Impegnativa, richiede un buon allenamento e sicurezza nel superare tratti di sentiero esposto.
E’ un itinerario che per la lunghezza ed il tipo di terreno implica buona capacità di approccio ai vari tipi di fondo ed ottima forma fisica. Si snoda su sentieri o tracce su terreno impervio e/o infido; raggiunge di norma quote anche elevate e può attraversare pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento e tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Necessita di buona esperienza di montagna e dell’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini, nonché, di attrezzatura adeguata e conoscenza delle tecniche di orientamento.
Lunghezza: km 26,950
Tipo di percorso: carrareccia (50%), asfalto (30%), sentiero (20%). Percorso agevole e senza difficoltà
Attrezzatura: scarpa comoda (consigliata calzatura da escursionismo)

7 SETTEMBRE – MERCOLEDÌ ORE 6:30

5° tappa ROMA – PIAZZA SAN PIETRO

Viale G. Ceccarelli Ceccarius, Parco Adriano

Ritrovo nei pressi del Parco Adriano antistante Castel Sant’Angelo per radunare tutti i partecipanti ed entrare in Piazza San Pietro per l’udienza papale.

Dislivello di salita: 0 m
Difficoltà: E (vedi significato) Facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato.
Lunghezza: km 1,000
Tipo di percorso: tutto su asfalto
Attrezzatura: scarpa comoda 

 

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