Di seguito la descrizione sintetica delle tappe del percorso.
3 SETTEMBRE – SABATO ORE 9:00
1° tappa ABBAZIA DI MONTECASSINO – AQUINO – CEPRANO – POFI – FROSINONE
Da Montecassino a Rocca Janula | |
Quasi un prologo della prima tappa, tutto in discesa e in parte su sentiero, per raggiungere la Rocca Janula dove ci attende il pullman per il primo trasferimento della giornata. Al termine dell’ormai consueto incontro con l’Abate di Montecassino e con le autorità il cammino inizierà partendo dall’ingresso principale dell’Abbazia, percorrendo un breve tratto su asfalto, per poi prendere una serie di sentieri che tagliano i tornanti della strada che da Cassino sale all’Abbazia (segnaletica CAI). Il pullman ci aspetta nel piazzale antistante la Rocca Janula e ci trasferirà ad Aquino per la visita il Museo della Città di Aquino. |
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Dislivello di salita: | 72 m |
Difficoltà: | E (vedi significato) Facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato. |
Lunghezza: | km 3,720 |
Tipo di percorso: | sentiero (43%), asfalto (57%). Percorso completamente in discesa o falsopiano, non presenta alcun tipo di difficoltà |
Attrezzatura: | si consiglia una scarpa da trekking soprattutto per la parte di sentiero |
Da Ceprano a Pofi | |
La seconda parte della prima tappa riprende da Ceprano e ci conduce fino a Pofi attraversando la «Macchia di Pofi» e superando un paio di corsi d’acqua. Lungo il percorso non incontriamo centri abitati e quindi è opportuno approvvigionarsi di acqua alla partenza. Il pullman che abbiamo preso ad Aquino ci lascia al Santuario della Madonna del Carmine dal quale ci incamminiamo. Attraversata la Casilina e percorsa la Statale 82, arriviamo alla rotonda e svoltiamo a destra in Via Ponte Canale e quindi ancora a destra per Via Giovanni Gioberti che ci consente di raggiungere Piazza Martiri di Via Fani. Qui, sotto i portici, ci fermeremo per la timbratura, una sosta e proseguiremo verso il Parco della Villa Comunale, in Via Campidoglio per il ristoro ed a seguire la visita al Museo Archeologico di Fregellae. Ripartiamo per Via Campidoglio, percorrendola quasi per intero e, subito dopo una rotatoria, svoltiamo a sinistra in Via San Manno che seguiamo sino al termine. |
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Dislivello di salita: | 367 m |
Difficoltà: | E (vedi significato) Facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato. |
Lunghezza: | km 11,800 |
Tipo di percorso: | Carrareccia (36%), asfalto (64%). Percorso in saliscendi sulle colline della Macchia di Pofi |
Attrezzatura: | si consiglia una scarpa comoda |
Frosinone | |
Terza parte della prima tappa, tutta nel centro urbano di Frosinone, per consen-tirci di raggiungere la Cattedrale di Santa Maria Asunta dove saremo accolti dal Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico e concludere la giornata nel centro storico di Frosinone con l’evento “GUSTA LA CIOCIARIA”. |
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Dislivello di salita: | 120 m |
Difficoltà: | E (vedi significato) Facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato. |
Lunghezza: | km 2,000 |
Tipo di percorso: | asfalto (100%) nel centro urbano |
Attrezzatura: | scarpa comoda |
4 SETTEMBRE – DOMENICA ORE 8:30
2° tappa FROSINONE – FERENTINO – ANAGNI
Da Frosinone ad Anagni | |
Nella seconda giornata di cammino toccheremo due tra le città più rappresentative della provincia dal punto di vista dell’arte e della cultura: Ferentino ed Anagni. Purtroppo il percorso è quasi interamente su asfalto. Ci ritroviamo a Frosinone in Piazza Madonna della Neve per iniziare il nostro secondo giorno di cammino, attraversiamo la statale 155 per Fiuggi e ci avviamo per Via Livio De Carolis. Svoltiamo quasi subito a sinistra per Via Colle Cottorino e di nuovo, dopo pochi passi, sempre a sinistra per prendere Via delle Cese che percorriamo per intero. Svoltiamo a destra in Via Quadri di Tecchiena. Dopo essere passati sotto il cavalcavia della superstrada Ferentino – Sora svoltiamo a sinistra in Via Fontana Vecchia che ci porta sulla Provinciale 34, davanti al Castello di Tecchiena. |
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Dislivello di salita: | 558 m |
Difficoltà: | EE (vedi significato) Impegnativa, richiede un buon allenamento e sicurezza nel superare tratti di sentiero esposto. E’ un itinerario che per la lunghezza ed il tipo di terreno implica buona capacità di approccio ai vari tipi di fondo ed ottima forma fisica. Si snoda su sentieri o tracce su terreno impervio e/o infido; raggiunge di norma quote anche elevate e può attraversare pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento e tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Necessita di buona esperienza di montagna e dell’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini, nonché, di attrezzatura adeguata e conoscenza delle tecniche di orientamento. |
Lunghezza: | km 26,200 |
Tipo di percorso: | carrareccia (20%), sentiero (10%), asfalto (70%). Percorso quasi completamente in discesa o falsopiano, non presenta alcun tipo di difficoltà |
Attrezzatura: | Obbligo di scarpa alta da escursionismo |
5 SETTEMBRE – LUNEDÌ ORE 8:30
3° tappa ANAGNI – PIGLIO – SERRONE
Da Anagni a Serrone | |
La terza tappa ci porta in montagna, nella zona del vino Cesanese, quindi con dislivelli importanti, anche se poco faticosi, tutti su strada asfaltata. |
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Dislivello di salita: | 647 m |
Difficoltà: | EE (vedi significato) Impegnativa, richiede un buon allenamento e sicurezza nel superare tratti di sentiero esposto. E’ un itinerario che per la lunghezza ed il tipo di terreno implica buona capacità di approccio ai vari tipi di fondo ed ottima forma fisica. Si snoda su sentieri o tracce su terreno impervio e/o infido; raggiunge di norma quote anche elevate e può attraversare pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento e tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Necessita di buona esperienza di montagna e dell’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini, nonché, di attrezzatura adeguata e conoscenza delle tecniche di orientamento. |
Lunghezza: | km 17,700 |
Tipo di percorso: | asfalto (95%), carrareccia (5%). Percorso tutto su strada con un dislivelli importanti. |
Attrezzatura: | scarpa comoda |
6 SETTEMBRE – MARTEDÌ ORE 8:30
4° tappa SERRONE – NEMI – CASTEL GANDOLFO – ROMA
Da Nemi a Roma | |
La quarta giornata inizia con un trasferimento in pullman che ci porta a Nemi, nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani. Da qui partiamo a piedi alla volta di Roma, superando prima i laghi di Nemi e di Albano, poi attraversando il Parco Regionale dell’Appia Antica: una giornata tra meraviglie della natura e della storia, tutta da godere. |
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Dislivello di salita: | 400 m |
Difficoltà: | EE (vedi significato) Impegnativa, richiede un buon allenamento e sicurezza nel superare tratti di sentiero esposto. E’ un itinerario che per la lunghezza ed il tipo di terreno implica buona capacità di approccio ai vari tipi di fondo ed ottima forma fisica. Si snoda su sentieri o tracce su terreno impervio e/o infido; raggiunge di norma quote anche elevate e può attraversare pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento e tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Necessita di buona esperienza di montagna e dell’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini, nonché, di attrezzatura adeguata e conoscenza delle tecniche di orientamento. |
Lunghezza: | km 26,950 |
Tipo di percorso: | carrareccia (50%), asfalto (30%), sentiero (20%). Percorso agevole e senza difficoltà |
Attrezzatura: | scarpa comoda (consigliata calzatura da escursionismo) |
7 SETTEMBRE – MERCOLEDÌ ORE 6:30
5° tappa ROMA – PIAZZA SAN PIETRO
Viale G. Ceccarelli Ceccarius, Parco Adriano |
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Ritrovo nei pressi del Parco Adriano antistante Castel Sant’Angelo per radunare tutti i partecipanti ed entrare in Piazza San Pietro per l’udienza papale. |
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Dislivello di salita: | 0 m |
Difficoltà: | E (vedi significato) Facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato. |
Lunghezza: | km 1,000 |
Tipo di percorso: | tutto su asfalto |
Attrezzatura: | scarpa comoda |